Ad oggi la Romania non ha ancora servizi adeguati di tutela per i minori abbandonati. Si tratta di problemi endemici che trovano risposte ancora deficitarie nel Paese, soprattutto tra le fasce più deboli della popolazione (comunità rom, madri sole, persone con disabilità, etc.).
Con le «Case del sorriso» a Valcea e la casa famiglia a Copacelu vogliamo sostenere l’esistenza di spazi protetti dove questi bambini e queste bambine possano crescere sognando un futuro diverso.
Proviamo a capire meglio la situazione!
Abbiamo incontrato F. in Romania, dove siamo presenti dal 1999 con BIR quando don Gino ha conosciuto la situazione drammatica in cui vivevano tantissimi bambini abbandonati. In Romania abbiamo portato i nostri giovani volontari a fare animazione negli orfanotrofi e abbiamo sostenuto quei progetti locali che potessero far tornare queste vite a sorridere, dei veri e propri «Spazi per crescere».
Ci sono vite che vengono troppo presto stravolte dall’abbandono e diventano percorsi in salita, che comportano la fatica della rielaborazione e della comprensione di ciò che è accaduto. Lo scoglio più difficile è riuscire a recuperare la fiducia nel futuro. Questo vale in Italia, come ovunque nel mondo. Aveva 6 anni quando i suoi genitori sono stati arrestati lasciandola sola: quando è arrivata nella casa- famiglia di Copacelu, in Romania, gestita da IPI, nostro partner storico, ha iniziato un percorso lungo di ridefinizione di sé che l’ha portata a diplomarsi al liceo artistico, a frequentare l’Università e scoprire una passione che è diventata un lavoro.
Quattro anni fa poi si è trasferita in un appartamento sociale per l’autonomia dove continua a essere seguita: «Nella mia vita ho superato grandi difficoltà ma ho sempre cercato il bello e il buono nelle cose che mi capitavano. È stato in casa-famiglia che ho iniziato il lavoro su di me, che continuo ancora adesso con gli studi in psicologia. E sempre qui ho potuto seguire la mia passione per l’arte, che oggi è diventata anche la mia professione (ndr è tatuatrice). Non credo che avrei potuto ottenere altrettanto vivendo una vita diversa, da un’altra parte.»
Marco è il Coordinatore dell’Area di cooperazione internazionale di BIR e ha voluto raccontarci come funziona l’intervento a fianco del partner romeno Fundatia “Inima pentru Inima”:
«Dal 2017 seguo per BIR tutti i progetti di cooperazione internazionale in Romania e Repubblica Moldova: il mio compito è di individuare nei territori in cui operiamo i bisogni e le urgenze e costruire progetti a favore di bambini e ragazzi in situazioni di grave marginalità, spesso abbandonati, oppure di sviluppo del volontariato e di attivazione dei giovani. Cerchiamo sempre di aiutare, affiancandoci e non sostituendoci ai partner locali, con interventi mirati e coerenti con la nostra mission. Ogni 3 mesi organizziamo visite di persona anche nelle Case del Sorriso di Copacelu: incontriamo gli operatori e le operatrici che lavorano sul campo, facciamo monitoraggio dei progetti, valutiamo l’evoluzione del contesto in cui ci inseriamo.
Lo sforzo continuo che facciamo è quello di osservare l’impatto del progetto nel tempo: cosa succederà ai bambini e ai ragazzi che incontriamo quando si esaurirà la loro permanenza in situazioni protette come quelle di Copacelu? La risposta arriva dalla consapevolezza che tante vite con i nostri progetti sono cambiate, ci sono diversi giovani che grazie a noi hanno imparato nuovamente a sognare e a riempire il futuro di speranza. La loro vita oggi è fatta anche di tanti ricordi felici costruiti negli anni di permanenza all’interno dei nostri progetti e questo ci dà la sensazione – che è anche responsabilità – di avere un forte potere di incidere sulle storie di questi ragazzi».
Spazi per crescere è il progetto di Associazione BIR ODV dedicato alle iniziative di sostegno per minori che vivono in condizioni di vulnerabilità in Romania che si pone come obiettivo il supportare i servizi fondamentali per il benessere dei bambini e delle bambine, in particolare nella regione romena di Valcea.
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