BIR | Mettersi in gioco, un’avventura inaspettata

Perchè partire con BIR alla volta di Romania, Repubblica Moldova o Italia?

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Vent’anni di BIR, vent’anni di volontariato in Romania, in Repubblica Moldova e in Italia.

Per tutti noi un traguardo e uno slancio per moltiplicare l’impegno delle ragazze e dei ragazzi che vogliono mettersi alla prova, formarsi alla cooperazione e alla relazione. E, certamente, avere cura dei minori e dei giovani che incontreranno negli orfanotrofi, nei centri di aggregazione e anche per la strada. Le iscrizioni ai campi di volontariato all’estero sono aperte a chi ha compiuto almeno i 16 anni di età.

Perché venire con noi?

In questi venti anni abbiamo visto partire migliaia di ragazze e di ragazzi: dopo gli incontri di formazione, li abbiamo visti cominciare a capire quanta energia positiva può generare un gruppo. Poi la partenza verso le mete designate per andare negli orfanotrofi o in altri centri che si occupano di giovani.

I racconti sono sempre intensamente dedicati ai bimbi e alle bambine, ai loro sguardi e sorrisi, alla loro sorpresa di fronte ad altri giovani pronti a curarsi di loro, a farli ridere, giocare, a farli sentire degni di interesse e di amore.

Ma noi, qui, vediamo anche gli sguardi rinnovati dei giovani che tornano: occhi e parole di chi non solo è stato capace di rispondere alla solitudine di quei bambini abbandonati, ma ha trovato anche dei compagni di viaggio e, infine, una parte di sé. Sì, perché mettendosi alla prova hanno scoperto di essere capaci di avere cura dell’altro, di avere risorse che non sapevano di possedere.

Sono ormai quasi 50 anni che incontro giovani di ogni tipo: al Beccaria, nelle scuole, nei centri sociali, nelle parrocchie. Spesso ho visto tanti dubbi sulle proprie capacità personali, sul futuro, su come e con chi affrontarlo, sulla propria capacità di relazione che, come si sa, è l’ABC di ogni amore. Quando affermo che noi abbiamo una bella gioventù, ieri come oggi, lo dico perché vedo che queste ragazze e ragazzi tornano felici, affaticati, alcuni con le lacrime agli occhi per i bambini che hanno lasciato in posti anche molto brutti. Ma orgogliosi per aver fatto una cosa importante, felici di aver imparato di essere belli e forti, capaci di amore concreto.

Chiediamo ai giovani di mettersi in gioco per sperimentare come è bella la propria umanità quando incontra quella degli altri. Forse oggi, vista l’aria che tira, suonerà strano dirvi che fare del bene ci fa diventare adulti. Ma è proprio così: venite con noi e lo scoprirete insieme ai vostri compagni di viaggio.

Affrettatevi, le iscrizioni sono in chiusura!