Quando si ha vent’anni non si è né troppo piccoli né troppo grandi ma c’è chi deve fare i conti con la realtà e diventare autonomo d’improvviso.

Lo sa bene C., una ragazza di vent’anni che cinque anni fa è stata allontanata dalla famiglia e trasferita in una struttura comunitaria sulla base di un decreto di tutela emesso dal Tribunale per i Minorenni, e che ha tempo un anno per trovare un alloggio e soprattutto un lavoro per potersi mantenere in autonomia.

Frequenta il quarto anno di un istituto scolastico a indirizzo sociosanitario che le offre la possibilità di seguire le lezioni nella fascia serale. A scuola va bene, studia tutte le materie senza difficoltà e i buoni voti non tardano ad arrivare.

Ha un sogno nel cassetto: aprire uno studio di psicoterapia ma sa che la strada per realizzare i propri sogni è molto faticosa. Non si scoraggia di fronte a questo lungo percorso – del resto la sua vita non è stata una semplice passeggiata – così decide di cercare un lavoro che le possa permettere di accantonare il necessario per mantenersi e pagarsi un alloggio per poi iscriversi all’università.

A C. piace relazionarsi con le persone, motivo per il quale sceglie di partecipare al corso per barman e cameriere di sala attivato da Credito al Futuro presso la scuola di formazione Nonsolococktails. Scopre di essere affascinata da questo mondo e sperimenta con curiosità la parte dedicata ai cocktails. Al termine del percorso di formazione viene affiancata nell’aggiornamento del curriculum e attraverso la simulazione del colloquio di lavoro: “I docenti sono stati i punti chiave per il successo del corso: molto informali, capaci di farsi ascoltare e molto preparati. Hanno creato un clima senza tensioni, molto produttivo. Anche il loft dove ha sede la scuola è un ambiente molto stimolante. E i tutor mi hanno aiutato a vivere positivamente questa esperienza.”

Il primo colloquio effettuato va a buon fine e dopo alcuni giorni di prova viene assunta con un contratto a tempo determinato in un bar tavola calda del centro di Milano che era alla ricerca di personale da impiegare nella fascia del pranzo, un ottimo compromesso per poter conciliare studio e lavoro. C. ha bene in mente qual è attualmente la sua priorità: reperire un alloggio dove potersi trasferire una volta scaduti i termini della presa in carico da parte del servizio di tutela. 

C. è contenta e motivata, ha iniziato questa lunga “scalata” e la cima le sembra già più vicina.

Grazie all’aiuto degli operatori del progetto Credito al futuro C. ha acquisito maggiore sicurezza e fiducia in se stessa che le hanno permesso di raggiungere in poco tempo l’obiettivo che si era prefissata. Per lei percepire un reddito non significa accontentarsi né rassegnarsi all’idea di proseguire gli studi, ma lasciare che i sogni rimangano nel cassetto ancora per un po’.