Diamo voce alla povertà.

In Italia i poveri aumentano sempre di più. E noi di Fondazione, insieme a Comunità Nuova, lavoriamo ogni giorno al Segretariato Sociale, dove conosciamo bene questo problema.

Condividi su

Secondo i dati Istat aumentano sempre di più i poveri in Italia e la situazione è davvero preoccupante. Nel 2022 quasi il 25% delle persone è sopravvissuta con meno di 2 € al giorno senza avere accesso a servizi e beni di base, quelli che definiscono la dignità delle persone.

Al Segretariato Sociale conosciamo bene questo problema: ecco perché la nostra mission in questo servizio di periferia è aiutare chi altrimenti rinuncerebbe all’affermazione dei propri diritti perché troppo difficile orientarsi in mezzo a tanta burocrazia.

Qui le domande che ascoltiamo sono tantissime e spesso non esiste una risposta unica, chiara e immediata da dare che aiuti a risolvere una questione. Il nostro lavoro è trovarla insieme a questi uomini e queste donne, che con noi si sentono meno soli.

Proviamo a capire meglio la situazione!

Abbiamo raccolto la storia di Liz, originaria del Perù, che ha conosciuto il Segretariato Sociale quando è arrivata in Italia sua sorella. Qui infatti chi vive una situazione difficile trova aiuto e viene supportato in tutto: dalla compilazione dei documenti da presentare per richiedere la residenza fino all’ottenimento di una nuova casa. Glielo aveva detto anche un’amica, che ritirava il pacco alimentare per sé e la sua famiglia.

«Aveva ragione!» ci racconta Liz per poi proseguire «Avrei voluto conoscere questo servizio anche molto tempo prima. Come sarebbe stato bello entrare a far parte di questa grande famiglia quando 14 anni fa sono arrivata a Milano! All’inizio beneficiavo dei servizi del Segretariato, ma ora sono qui come volontaria da più di 4 anni perché amo fare la differenza. È un desiderio che mi è stato trasmesso da mia mamma, che nonostante le difficoltà economiche ha sempre trovato il modo di aiutare chi aveva più bisogno. Sono così orgogliosa di dedicare tempo agli altri! Mi fa sentire piena di energie, vengo sempre con il sorriso e mi dò da fare: in fondo è anche il mio modo per restituire un po’ del bene che mi è stato donato e dire grazie a chi si è fatto in quattro per me.

Insieme agli altri volontari preparo i pacchi alimentari in vista della distribuzione mensile. Mi piace lavorare accanto e per la gente. Ma la parte che preferisco è il momento di pranzo condiviso dopo il lavoro: ognuno prepara qualcosa e condividiamo le delizie tipiche dei nostri paesi di origine. Qui ho trovato amici che sono diventati parte della mia quotidianità. La mia famiglia e io siamo qui per restare: Milano è diventata la nostra casa».

Al Segretariato Sociale lavora da poco più di un anno anche Sandra, che è diventata un punto di riferimento per il servizio di raccolta e distribuzione del cibo, attraverso il quale incontra più di 100 famiglie al mese. È l’occasione di vedere in faccia le persone che attendono questo appuntamento con tanto desiderio: se la distribuzione inizia alle 10, la fila si comincia a formare dalle 9. Ma al Segretariato tutti conoscono Sandra da molto più tempo.

«Perché lavoro qui? È la vita che mi ci ha portata! Mi sono sempre occupata di progetti sul cibo: faccio questo lavoro con passione, ma la verità è che vorrei fosse inutile un servizio come il nostro. Vorrebbe dire che il nostro sistema di accoglienza funziona. Quando mi hanno proposto di collaborare mi sono sentita onorata: per me significa dare il mio contributo a un servizio ambizioso, dove dobbiamo rispondere a chiunque si presenti e chieda aiuto, non solo sulla tematica del cibo, benché dal cibo passi spesso il primo contatto. Per esempio, una volta è arrivata una donna che chiedeva il pacco alimentare per lei e i suoi 4 figli, ma abbiamo poi scoperto che aveva una storia complicatissima alle spalle: il cibo era sicuramente il primo, ma i problemi erano tanti e bisognava aiutarla ad affrontarli.

Lavorare al Segretariato Sociale vuol dire essere sempre sul pezzo su qualsiasi richiesta: compilazione di certificati, sportello legale, richiesta di residenza o regolarizzazione dei documenti… Tutto. E il fatto è che non c’è la risposta universale a quello che viene richiesto, ma devi comunque essere predisposta a cercarne una. È così che si costruisce un rapporto di fiducia con le persone: le ascolti, prendi a cuore quello che ti dicono e ti impegni per trovare risposta alla questione che ti pongono come fosse tua.

Io in questo servizio ci vedo una visione, un sogno. Devi credere davvero tanto all’impegno che prendi, ma soprattutto devi essere un po’ folle per stare qui».

Quello che facciamo al Segretariato Sociale è dare un volto alle statistiche. Il servizio esiste dal 2013 ed è attivo nel quartiere Giambellino-Lorenteggio: per le persone che abitano qui, il Segretariato Sociale rappresenta un ponte per accedere ai servizi di assistenza di cui hanno diritto. Distribuzione di beni di prima necessità, richiesta di case popolari, consulenza legale per permessi di soggiorno, ricerca attiva del lavoro e via dicendo: facciamo questo per circa 800 famiglie che oggi credono in noi. Perché quello che facciamo noi non lo fa nessuno sul territorio: entriamo nelle loro case in punta di piedi e costruiamo una relazione di fiducia che parte dal riconoscimento della loro storia e della loro dignità. Il resto cerchiamo di farlo con passione e competenza.

Puoi sostenere anche tu questo progetto

Donarci il tuo sostegno è semplice e puoi farlo in tre modi.

Dona tramite Bonifico Bancario
Dona online con Carta di Credito o PayPal
Dona con Satispay