Il primo giro di boa

Questo primo anno ci ha visto soprattutto impegnati a porre le fondamenta per il futuro, così da collocare la Fondazione in quella che riteniamo la strada più utile per il futuro.

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Stiamo per concludere il primo anno di vita, ma già stiamo pensando al secondo.

Non abbiamo assillato di newsletter: in effetti questo primo anno ci ha visto soprattutto impegnati a porre le fondamenta per il futuro, così da collocare la Fondazione in quella che riteniamo la strada più utile per il futuro e in armonia con le due associazioni che, pur essendo tra le fondatrici della nostra Fondazione, mantengono vita propria e si dedicano alla realizzazione in autonomia dei progetti dedicati ai bisogni sociali.

La nostra storia personale è fatta di concretezza, ma abbiamo appunto voluto, come fondazione neonata, rispettare un periodo di studio e di analisi sui tre temi principali che riteniamo urgenti per i prossimi anni – formazione, lavoro e casa – e di costruzione delle reti necessarie ad impiantare progetti che abbiano “gambe lunghe”… Occorrono infatti alleanze solide e per costruirle abbiamo dunque impegnato buona parte delle nostre energie.

Ma siamo riusciti anche contribuire alla realizzazione di alcuni progetti e di realizzarne uno noi stessi.

Abbiamo sostenuto con un contributo economico la realizzazione dei nuovi laboratori dedicati alla formazione, i “CN SMART L’HUB”, l’ampliamento delle attività formative del progetto “4VIE”, il sostegno al servizio di “SEGRETARIATO SOCIALE” nel quartiere Giambellino, al progetto “BIR – I DIRITTI DEI BAMBINI IN ROMANIA” e al progetto di doposcuola nel quartiere Gratosoglio “LABORATORIO ESPRESSIVO/CREATIVO” che, realizzato da “C.C.T.E. – Zona 5”, da molti anni è una delle poche realtà di quartiere che riesce ad offrire uno spazio di aggregazione e animazione in un quartiere alquanto desolato.

Il progetto “CREDITO AL FUTURO”, invece, l’abbiamo realizzato direttamente con un finanziamento della Fondazione Cariplo, poiché strutturato con semplicità e realizzato anche grazie al supporto dell’Ufficio Servizi Sociali Minorenni di Milano. Sono 20 i ragazzi che, conclusa la pena detentiva, in messa alla prova o comunque seguiti dalle assistenti sociali, hanno beneficiato o stanno beneficiando di un sostegno economico di 600 euro mensili per 4 mesi, sostegno utilizzato per corsi di formazione, ricerca lavoro, ottenimento della patente, ma anche per dare loro una risorsa in più per non trovarsi del tutto sprovvisti dei beni necessari per cominciare un percorso di reinserimento.

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