Preparati all’Università: le FAQ!

Tutte le risposte alle domande più frequenti sul tema Università direttamente formulate dai ragazzi e dalle ragazze che incontriamo nei nostri progetti.

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Lo scorso 17 aprile presso la sede della nostra Fondazione si è svolto in incontro di orientamento rivolto ai ragazzi di di 4^ e 5^ superiore intercettati attraverso i nostri progetti e interessati a proseguire gli studi andando all’università.

Una parte dell’incontro è stata dedicata alle testimonianze di studenti e studentesse universitarie che hanno dialogato con i ragazzi e le ragazze presenti toccando con mano i loro sogni e desideri per il futuro. Durante l’incontro abbiamo raccolto tutte le domande che sono state rivolte agli studenti universitari presenti e abbiamo deciso di metterle a disposizione di chi avesse gli stessi dubbi. Una prima sezione è dedicata a domande di carattere generale e poi altre 4 sono organizzate per area di interesse: Ingegneria e Architettura, Materie economiche, Materie umanistiche e Materie scientifiche. Le domande riguardano nello specifico Facoltà delle Università pubbliche e statali di Milano.

L’università, in generale

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Principalmente per la grande offerta. Milano, ma più in generale la Lombardia, è ricca di opportunità in ambito universitario che aprono poi infinite porte per il futuro. Anche se siamo lontane da casa abbiamo ritenuto necessario fare questo passo responsabile per il futuro che ci immaginiamo e desideriamo.

No, piuttosto vediamo nell’Università il mezzo per aiutarci a realizzare le nostre passioni o i nostri sogni.

Alle superiori ho iniziato a frequentare il liceo linguistico, ma mi sono resa conto che forse non era il mio o semplicemente non era il momento giusto per frequentarlo. Ci ho messo un po’ a capire che cambiare strada non era sbagliato. Ho preso coraggio e ho cambiato indirizzo e scuola, mi sono diplomata in un Istituto Professionale Socio-Sanitario e ora faccio Scienze Sociali all’Università degli Studi di Milano Bicocca, con buoni risultati che mi rendono fiera e soddisfatta delle scelte che ho fatto. (dal racconto di M.).

No, non è semplice e spesso nessuno ti aiuta a fare una scelta consapevole e di senso rispetto ai tuoi interessi e alle tue potenzialità. Bisogna però entrare in Università con la mentalità giusta, si è abbastanza grandi per capire che non sempre tutto è facile.

Ci si basa su quello che piace, magari anche sulle esperienze vissute. A volte si va anche per esclusione perché capita che si abbiano diversi interessi, ma poi ci si chieda cosa davvero si vuole fare nella propria vita. Se per esempio sei forte in inglese, prendi in considerazione qualche lavoro in lingua, come studiare nell’ambito del turismo o delle traduzioni. Ma se poi non ti piace scrivere, per esempio, hai già scartato l’ipotesi della traduttrice di libri, anche se invece potresti prendere in considerazione di specializzarti come mediatrice culturale.

Sì, ma più perché avevo paura di non riuscire a portare a casa il risultato, non tanto per la mole di lavoro o l’ambito che avevo scelto. Ho pensato di non essere portata e magari di aver scelto in modo sbagliato. Ma poi pian piano capisci che magari non è l’indirizzo dell’Università il vero problema, ma sono le tue convinzioni o lo scarso impegno che non ti portano dove vuoi.

Ogni dubbio, domanda o richiesta di chiarimento può trovare risposta contattando la segreteria dell’Università dell’Ateneo interessato.

Se vieni da lontano, da un’altra parte d’Italia, e hai una rete di amici e legami forti con la famiglia, lasciare tutte le tue abitudini è difficile. Ma in davvero pochissimo tempo, anche complici le persone che incontri, poi ti abitui. S. ha trovato difficoltà soprattutto per la differenza tra l’organizzazione delle scuole superiori e quella dell’Università: in quest’ultima sei un numero e i rapporti umani cambiano, si entra proprio nel mondo degli adulti. Con i professori si ha un rapporto professionale, non è come al liceo con i quali magari si ride e si scherza. Il metodo di studio giusto e le persone giuste vanno cercate, anche sapendo che in questo percorso si può sbagliare o fallire. Significa davvero diventare grandi. Parlarne con i propri amici o con le persone di cui ci si fida è fondamentale: tutti devono sapere che sbagliare è normale e se tutti lo sanno nessuno si sconvolge quando fallite, né puntano il dito contro. Il confronto è estremamente importante.

L’Università tra i banchi non è tutto, ci sono tante cose che ne fanno parte che ti formano come il volontariato, gli stage, i convegni… Partecipate a tutte le cose che vi propongono, assorbite perché davvero sono anni bellissimi che vi formano. Avremmo voluto avere qualcuno di più grande accanto a noi che ci aiutasse a fare chiarezza: pensiamo che questo progetto sia importante soprattutto nella fase di orientamento. È normale avere le idee confuse, ma trovare qualcuno che vi aiuti a risolvere l’intreccio è prezioso…

Certo, basta provarci. L’Università è sicuramente più impegnativa perché hai lezione mattina e pomeriggio oppure solo pomeriggio, ma nel tardo pomeriggio… Devi però ritagliarti il tempo per te e l’organizzazione è davvero importante. A scuola sono gli altri a organizzare le cose da fare per voi, in Università dovete prendere in mano la vostra vita e il successo dipende anche da quanto riuscirete a organizzare i vostri impegni che vi fanno vivere bene. Anche un lavoretto è possibile durante gli anni dell’Università, in molti ragazzi lo fanno mentre studiano.

Dipende molto da esame a esame, ma dipende soprattutto da quanto lavoro fai durante il periodo delle lezioni. Devi imparare a fare il grosso del lavoro durante le lezioni: magari non per tutti è un metodo efficace, ma io personalmente mentre seguo le lezioni prendo appunti e poi non lascio passare troppo tempo a casa prima di riprenderli in mano e sistemarli o schematizzarli. Coloro, sottolineo, mi appunto concetti: quando arrivo alla sessione ho già praticamente fatto il grosso del lavoro perché ho già rielaborato a parole mie quello che devo studiare. Per me è l’idea vincente.

Mentre studi ti si restringe il campo perché i corsi sono molto specifici e capisci cosa vuoi fare o almeno l’ambito particolare. Capisci sicuramente cosa ti piace di più e cosa di meno, nessuna di noi due aveva il sogno nel cassetto esaudibile solo con l’Università: viviamo l’Università come posto in cui costruire connessioni. A noi sembra che tutti sappiano sempre cosa fare, ma la verità è che siamo in molti confusi, ma non lo diciamo: io per esempio (racconta E.) parlando in Università ho capito che facendo giurisprudenza per esempio non sei solo costretta a diventare giudice o magistrato, puoi fare anche la ricercatrice. Mi si è aperto un mondo, non so cosa mi aspetta il futuro ma so per certo che l’ambito della Cooperazione potrebbe essere il mio.

Dipende tutto da te: sta a ciascuno trovare un equilibrio, come riuscire a fare tutto per raggiungere obiettivi prefissati. Bisogna vivere l’università come un’occasione per conoscersi meglio, tutto è molto formativo: capiremo come reagiamo di fronte alle frustrazioni e ai fallimenti, faremo tentativi e errori. L’ambiente conta, ma la propria forza interiore di più. Fare amicizia con i compagni rappresenta una risorsa essenziale: ci si aiuta l’un l’altro a progredire in ambito accademico. Ci si dà dritte anche per affrontare esami. È bene partire da subito aperti e predisposti a conoscere nuove persone. All’inizio si è tutti smarriti, bisogna aiutarsi, capire il proprio metodo di studio e sperimentare strategie.

CFU è l’acronimo per Crediti formativi universitari. È il peso di un esame. Maggiore è il n. di CFU associato ad un esame e maggiore è il suo peso, la sua importanza ai fini del calcolo della media. Il numero di CFU corrisponde al numero di ore di lezione e di impegno di studio da dedicarci. Ad esempio, se un esame ha 5 CFU significa che sono previste 5 ore di lezione a settimana. Ogni anno bisogna raggiungere circa 60 CFU tra tutti gli esami e ci si laurea con 180 CFU totali.

Per fare esercitazioni potete usare le simulazioni caricate sul software SEB, quello che dovete scaricare e provare per fare il tolc e che potete trovare dopo esservi iscritti al portale CISIA (il portale per iscriversi ai test e fare il Tolc@casa). Ci sono molte esercitazioni di altri corsi che possono essere utili per allenarsi.

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Altri siti e link utili

  1. Universitaly: L’Università italiana a portata di click!
  2. CISIA Consorzio interuniversitario sistemi integrati per l’accesso (ammissione e accesso programmato)
  3. Corsi di laurea 2024/2025: tutto quello che c’è da sapere sulle modalità di iscrizioni alle facoltà dell’Università Statale di Milano, Bicocca e Politecnico a cura di Lorenzo Corallo, un giovane borsista del progetto “Borse di Studio Gianfranco De Martini”
  4. Polaris Alphatest: proposte di orientamento universitario di Alphatest per la scuola
  5. Almalaurea: il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea e AlmaLaurea srl costituiscono i pilastri di un sistema al cui centro ci sono studenti e laureati in tutte le fasi del loro percorso: orientamento, formazione, lavoro. Una sinergia al servizio, inoltre, di Università, Imprese e Istituzioni, con i nostri rapporti annuali e tematici, la banca dati dei CV, i servizi di placement e di intermediazione.