Sostare per ricominciare

Federica è educatrice del progetto “Una casa per ricominciare” e ci racconta con passione le sfide del suo lavoro.

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«In partenza per il Senegal – la sua terra – per un mese, C. ci ha espresso la sua preoccupazione: al mio rientro avrò ancora questa casa? Lo abbiamo tranquillizzato. C. è parte di un progetto che lo aspetta, troverà ancora l’appartamento in cui è ospitato e tutte noi educatrici che lo stiamo seguendo nel suo percorso. Domate le sue ansie, C. dice che lo sa, in effetti: “di voi non solo mi fido, ma molto di più!”. C. è scappato dalla guerra civile nel suo Paese, ha attraversato deserti, campi di detenzione, centri di accoglienza. Per lui la “fregatura” nelle relazioni è dietro l’angolo.»

Federica è educatrice del progetto “Una casa per ricominciare” e ci racconta con passione le sfide del suo lavoro.

«Quando ho iniziato a lavorare per questo progetto l’idea di individuare percorsi non solo intorno ai bisogni delle persone, ma anche in dialogo con i loro desideri mi ha subito entusiasmata. A noi operatrici questa intenzionalità progettuale ha permesso due cose: siamo state svincolate dalla trappola dei bisogni emergenti ed emergenziali che spesso imbriglia chi arriva da una condizione di fatica; nello stesso tempo ha favorito un coinvolgimento delle persone nella costruzione del loro progetto di autonomia con uno sguardo al futuro. Le nostre sfide educative stanno, da una parte, nella costruzione di una relazione di fiducia che vuole rendere concreto questo slancio positivo verso un domani diverso. Spesso le persone ferite, disilluse, abituate alla sopravvivenza nel contingente, non ce l’hanno. Dall’altra, abbiamo la responsabilità di offrire opportunità tangibili perché il cambiamento desiderato si realizzi».

«Incontriamo settimanalmente le persone nel nostro ufficio, un luogo neutro e sicuro, e nei loro appartamenti, loro rifugio intimo. Insieme concordiamo gli obiettivi di lavoro che desideriamo raggiungere e che possono riguardare molteplici aspetti: dal proprio benessere psicofisico, al percorso formativo e/o lavorativo, dalla gestione del denaro e dei propri risparmi allo sviluppo di competenze genitoriali,… Insieme valutiamo periodicamente l’efficacia del percorso, il raggiungimento degli obiettivi e le modalità di lavoro condivise. Sosteniamo la tenuta motivazionale a fronte di oscillazioni emotive che necessitano di un punto di riferimento solido.

La difficoltà più grande sta nell’essere capaci di calibrare momenti di spinta a momenti di sedimentazione accogliendo tanto i passi avanti quanto i passi indietro che ciascuno opera nel proprio processo di crescita. Sostare per ricominciare richiede l’impegno di tutti di “saper stare”: nelle fatiche, nelle frustrazioni, nelle relazioni che chiedono e danno in uno scambio reciproco».

Approfondisci

Una casa per ricominciare” è il nostro progetto di transizione abitativa per accompagnare famiglie, nuclei di nuova formazione, giovani che escono da percorsi di vulnerabilità sociale che hanno già un lavoro stabile all’autonomia abitativa fornendo un alloggio temporaneo e un percorso di sostegno educativo.

Il progetto è sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula in collaborazione con Fondazione Cesvi.