M. ci accoglie in casa sua, ci offre un caffè e ci fa accomodare in salotto. In balcone ci sono i panni appena stesi, come ci suggerisce il profumo di bucato che inonda la stanza. Ci sono delle calzine rosa appese e le chiediamo se ha una bambina: «Sì, si chiama D. e ha 6 anni. Ora non c’è perché è a scuola, oggi quando vado a prenderla la porto al parco a giocare: è una bella giornata».
M. abita con la figlia in un bilocale del progetto “Una casa per ricominciare” dall’ottobre del 2023. Prima vivevano in un alloggio per l’autonomia genitore-bambino, ma trasferirsi qui per M. è stata una boccata d’aria fresca.
«Ci pensate che per la prima volta posso dire che questa è casa mia? A volte quando torno dalla farmacia – dove lavoro -, mi siedo sul divano e penso “guarda dove sono riuscita ad arrivare!”. Prima condividevo la casa con altre persone e con
la bimba piccola non riuscivo a ritagliarmi gli spazi necessari. Essere autonomi dopo tanto tempo in cui non lo si è stati non è cosa da poco: ero entusiasta di entrare a far parte di questo progetto, ma anche spaventata dall’idea di non riuscire a ricostruire la mia vita in autonomia. Qui però ho imparato una cosa molto importante, cioè che essere autonomi non significa essere soli: nel complesso in cui vivo sono riuscita a stringere bei legami, soprattutto con i miei vicini e con le educatrici che sostengono il mio percorso. D. è contenta dei nuovi compagni di scuola e cerco di farle sperimentare più attività possibili per farle scoprire cosa le piace: quest’anno ha frequentato il laboratorio di teatro insieme ai bambini che abitano qui, mentre l’estate scorsa ha frequentato i centri estivi».
Quando le chiediamo se ha un sogno nel cassetto, M. non ha dubbi: «Vivere qui. In autonomia, in una casa indipendente e con la fiducia di potercela fare. Insieme alle educatrici sto frequentando un percorso che mi aiuti a organizzare il mio futuro e prendere più consapevolezza di quello che posso fare. Rimanere a vivere in questa zona significherebbe dare continuità alle attività e alle amicizie di mia figlia, ma vorrebbe dire anche non essere più esclusa, come mi sono sentita per molto tempo: per anni ho fatto tutto da sola e qui mi piace il grado di connessione che si costruisce con le famiglie, con i vicini e con le attività “a misura di famiglia”. In questo progetto ho trovato un posto in cui “dialogo” e “fiducia” sono le parole d’ordine: si sente proprio che le persone che abitano in questi appartamenti hanno scelto di darsi un’altra possibilità».
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“Una casa per ricominciare” è il nostro progetto di transizione abitativa per accompagnare famiglie, nuclei di nuova formazione, giovani che escono da percorsi di vulnerabilità sociale che hanno già un lavoro stabile all’autonomia abitativa fornendo un alloggio temporaneo e un percorso di sostegno educativo.
Il progetto è sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula in collaborazione con CESVI.