La Casa di Accoglienza è una grande cascina a Trenno dove don Gino vive con 15 ragazzi.
È un rifugio sicuro per giovani dalle storie particolarmente delicate che spesso non hanno un letto, una famiglia e nessuna risorsa per poter ricominciare da soli.
È un aiuto per ragazzi che hanno bisogno di tutto: cibo, vestiario, assistenza legale e sanitaria, affiancamento educativo.
È una bussola per ritrovare la propria strada per ragazzi che hanno alle spalle anni di comunità, percorsi formativi incompleti e una fragilità di fondo che determinano una scarsa capacità di progettare una vita in autonomia.
Non si diventa grandi da soli.
Giovani, migranti e senza famiglia: a tutti serve una casa dove ritornare e poter dire “sono tornato in famiglia”.
“Accogliere significa instaurare una relazione”
Scopri le storie di alcuni protagonisti del progetto Casa di Accoglienza di don Gino:
dai ragazzi che sono stati ospitati negli anni passati e ora, diventati adulti, hanno trovato nuove opportunità,
a coloro che vivono ancora oggi con don Gino e immaginano un futuro in cui realizzare i propri sogni.
In cosa consiste
I ragazzi a casa di don Gino sono il più delle volte arrivati in Italia da soli: sono giovani in crisi con valori e identità divise tra le proprie origini e quelle della nostra società occidentale, confusi da modelli educativi differenti ma non per questo sempre distanti. Sono ragazzi in cerca di equilibrio e autonomia, fortemente bisognosi di essere accompagnati a diventare grandi.
A un diciottenne straniero, lontano migliaia di chilometri da casa, solo e con un mandato familiare migratorio sulle spalle chiediamo di essere autonomo nel provvedere a se stesso, sia dal punto di vista formativo e professionale, sia da quello della casa.
Noi vogliamo che non siano soli a trovare risposta a queste richieste e lo facciamo partendo dai bisogni di base e il percorso che impostiamo, benchè personalizzato per ciascuno di loro, ha delle costanti:
Un rifugio per non dormire in strada: un luogo in cui dormire, lavarsi e nutrirsi perché questi ragazzi vengano tolti dalla strada e dai suoi rischi a cui la disperazione li ha già sollecitati.
Il punto sui diritti: ascoltando le loro storie proviamo a ricostruire il quadro dei loro diritti e delle loro opportunità.
La consulenza legale: li aiutiamo a muoversi in mezzo alla tanta burocrazia, per moltissimi respingente, in materia di immigrazione, di diritti sociali e di cittadinanza per stranieri.
La formazione e l’inserimento lavorativo: proviamo ad accompagnarli in percorsi di riattivazione che mirino all’autonomia: partiamo dai loro interessi e dalle loro possibilità, lavorando sulla loro capacità di tenuta in percorsi regolari che non ammettono scorciatoie, spesso illegali.
Gallery fotografica
Beneficiari
15 giovani in difficoltà senza alternative abitative con alle spalle anni di comunità, spesso ex minori stranieri non accompagnati che altrimenti vivrebbero in strada, senza sapere che direzione prendere. Alcuni di loro sono appena usciti dal carcere.
Aiutaci a costruire il riscatto per questi ragazzi.
Come tu e la tua azienda potete aiutare?
Diventando sponsor del progetto
Diventare nostri sponsor offre l’opportunità alle aziende e ai privati di rispondere ai bisogni di questi ragazzi che hanno alle spalle storie di violenza, povertà, guerra, avventura. Su di loro gravano la scommessa e i sacrifici di una famiglia che li ha mandati in Italia in cerca di riscatto. Significa vedere questi ragazzi e i loro errori per quello che sono: giovani sotto pressione, soli e senza strumenti per riuscire a rispondere alle enormi aspettative che gravano su di loro.
Scegliendo di diventare partner del progetto
Un modo alternativo per sostenere questo progetto è quello di donare prodotti o servizi di utilità per sostenere i costi ordinari di una vita in condivisione (utenze, cibo e vestiti).