La Borsa lavoro è il contributo che viene dato ad un giovane affinché possa cominciare un periodo di “allenamento e prova” presso un’azienda o un artigiano, disponibili a fare un patto educativo con chi accompagna i ragazzi a entrare nel mondo del lavoro. È il modo per dare un’occasione a chi è di solito escluso anche dai tirocini e rischia di rimanere escluso da un percorso di autonomia. Poiché si tratta di giovani che hanno bisogno di sostegno iniziale, i nostri tutor dialogano con loro e con i datori di lavoro per arrivare all’obiettivo di una piena integrazione. La nostra esperienza ci dice che le borse lavoro, se realizzate con il giusto accompagnamento educativo, rappresentano per questi ragazzi un circolo virtuoso grazie al quale si genera la fiducia in sé e si incrementa la capacità di tenuta. E i risultati sono spesso sorprendenti.
Alberto, Ronni, Valentina, Giacomo, Omar, Andrea, Karim…
La loro storia dà significato e valore alle “Borse lavoro”: storie difficili, ai margini, senza molte chances di progettare il futuro. Qualcuno con un diploma in mano, la maggior parte senza titoli, qualche volta il carcere, altre semplicemente uno stato di abbandono senza riferimenti adulti. Con loro, e con tutti gli altri, abbiamo iniziato con i colloqui educativi, con il bilancio delle competenze, con una iniezione di fiducia per cominciare un percorso formativo nella speranza di trovare un lavoro. Ronni aveva un diploma di perito odontotecnico, ma la sua vita si era subito inceppata nelle bande di quartiere. Dopo tante traversie, grazie a una borsa lavoro ha trovato un ambiente lavorativo accogliente e ora è tecnico di laboratorio molto apprezzato. Alberto credeva di spaccare il mondo, ma è finito al Beccaria e poi non sapeva come ricominciare. Ora è impiegato in un ufficio, anche lui partito con una Borsa lavoro. Karim invece aveva un permesso di soggiorno per motivi umanitari, ora è assunto a tempo indeterminato in un’azienda di servizi alle imprese. Anche lui partito da una Borsa lavoro.
Perché finanziare le Borse lavoro?
Il Comune di Milano e la Regione Lombardia erogano un numero troppo limitato di borse lavoro, per di più a condizioni tali da escludere proprio i giovani che più ne avrebbero bisogno. Per questo motivo è importante che privati cittadini e aziende si attivino per contribuire a queste importanti vie di accesso al lavoro e all’integrazione. Quando un giovane in difficoltà riesce a integrarsi nella società diventa una conquista per tutti i cittadini. Per questo chiediamo a tutti di partecipare.
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Se sei interessato alla ricevuta valida ai fini fiscali e se vuoi informarti sul percorso attivato grazie al tuo contributo, o – in alternativa – se sei un’azienda interessata ad attivare una borsa lavoro, contatta Benedetta all’indirizzo mail comunicazione@fondazionedonginorigoldi.it oppure chiama al numero 0248303318.