Un pranzo e un’asta per “Cambiare rotta”

Fondazione Don Rigoldi, oggi una doppia iniziativa benefica per i giovani detenuti del Beccaria. In cucina, quattro chef e un maestro pasticcere. Nel corso del ricevimento saranno battuti 20 scatti d’autore.

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Un doppio appuntamento per sostenere la campagna “Cambio Rotta” della Fondazione Don Gino Rigoldi: è quello che si terrà oggi alle ore 12 nel carcere Beccaria. Insieme al direttore dell’istituto penale minorile Claudio Ferrari, la Fondazione promuove l’evento “Il sapore del ri-scatto”, un pranzo di beneficenza con un’asta fotografica di scatti d’autore il cui ricavato andrà a sostenere i ragazzi dell’area penale del carcere. Pranzo che sarà realizzato grazie al contributo di quattro famosi chef – Andrea Aprea, Davide Oldani, Alessandro Borghese, Riccardo Monco – e del maestro pasticcere Diego Crosara.

Durante il pranzo, chi vorrà potrà partecipare all’asta realizzata in partnership con la casa d’aste Christie’s dal titolo “A noi ci frega lo sguardo”, durante la quale saranno battuti 20 scatti donati da altrettanti fotografi di fama nazionale tra cui Oliviero Toscani, Massimo Vitali e Maurizio Galimberti. Per chi vorrà partecipare all’asta ma non potrà essere presente fisicamente, sul sito web della fondazione c’è la possibilità di fare un’offerta prima dell’inizio.

“Vogliamo aiutare i ragazzi di area penale a pensarsi diversamente, perché non sono gli errori che hanno commesso e il loro futuro non è già scritto”, spiega don Gino. “Cambio rotta” è una campagna portata avanti dalla fondazione a favore dei ragazzi di area penale dell’istituto Beccaria, con attività sia dentro che fuori dal carcere. In particolare, gli obiettivi che persegue sono la realizzazione di un percorso formativo per favorire la cooperazione tra tutti coloro che operano dentro al carcere così da lavorare meglio sulle proposte future rivolte ai ragazzi. E ancora, l’accompagnamento ai ragazzi detenuti con un progetto educativo fortemente specializzato per responsabilizzarli alla vita sociale ed evitare ricadute insieme a educatori, assistenti sociali, psicologi e mediatori culturali; la promozione di percorsi di formazione e attivazione di borse lavoro grazie al progetto “Credito al Futuro”. Non solo: la campagna prevede anche la partecipazione al Teatro Puntozero, che aiuta i ragazzi a sperimentarsi in un contesto professionale in qualità di attori, musicisti e tecnici; l’acquisto di nuove sedie per la chiesa del carcere e la ristrutturazione della cucina dove i ragazzi del Beccaria seguono i corsi professionalizzanti.

Rachele Callegari, Avvenire, pag. 13 – sabato 23 marzo 2024