Finire tra i NEET non è sempre una scelta. È una questione di opportunità e le opportunità non sono uguali per tutti.
Ecco perché con Credito al Futuro abbiamo deciso di andare in controtendenza e investire per dare opportunità di crescita ai giovani delle periferie di Milano: la loro inattività è causa ma anche conseguenza di un’esclusione sociale che ha gravi conseguenze non solo sull’individuo ma tutta la democrazia.
Proviamo a capire meglio la situazione!
Abbiamo incontrato N., uno dei ragazzi che ha partecipato al nostro progetto “Credito al Futuro”, che ci dato la sua testimonianza raccontandoci il suo percorso:
A 19 anni a volte non è facile capire cosa fare da grande, soprattutto per i ragazzi come N. che fin da bambino è stato messo sotto tutela dall’autorità giudiziaria e vive lontano dalla sua famiglia di origine. Ha provato a frequentare una scuola di ragioneria prima e una di grafica poi, senza trovare pace nella sua ricerca di una direzione. Allora ha capito che non poteva rimanere con le mani in tasca e ha deciso di iniziare a lavorare. Ma può succedere che non si è pronti per questo passo ed è qui che interveniamo noi. Lo abbiamo incontrato e abbiamo capito che prima di frequentare un corso per Barman e cameriere di sala – il suo più recente sogno – avrebbe dovuto allenare alcune competenze trasversali per mettere a fuoco cosa significa iniziare a lavorare.
La Palestra Lavoro all’interno del progetto Credito al Futuro ha fatto emergere alcune competenze che lo contraddistinguono come un’ottima dialettica e spiccate capacità di negoziazione che hanno portato nuova consapevolezza nel ragazzo e maggiore fiducia in se stesso.
Al termine del percorso è previsto per lui un periodo di tirocinio lavorativo per acquisire on-the-job quelle competenze tecniche che ancora gli mancano per potersi spendere nel settore prescelto, quello della ristorazione.
Abbiamo chiacchierato anche con Chiara, un’educatrice di Credito al Futuro, che ci ha raccontato cosa significa lavorare a contatto con i giovani spaesati che non sanno che direzione dare alla loro vita:
«Lavoro come educatrice da oltre 10 anni: grazie al progetto Credito al Futuro incontro ragazzi smarriti, con scarsa percezione del loro potenziale, che tendono a identificarsi con i loro fallimenti, le piccole e grandi battute d’arresto nei loro percorsi di crescita. Hanno bisogno di ascolto, accoglienza e fiducia: stanno cercando di dare forma alla loro vita e devono imparare a vedere nelle difficoltà l’occasione di nuove partenze. I ragazzi arrivano da noi perché hanno dentro uno spiraglio di luce che vuole essere alimentato: si affidano a noi e noi ci sentiamo con responsabilità parte del loro processo di crescita. Offriamo loro uno spazio che altrove non trovano, spesso a causa dei loro temperamenti chiusi, aggressivi, insicuri.
M., ad esempio, sembrava autoboicottarsi: si era costruita un personaggio maldestro, alle volte ostile e passivo, è arrivata da noi con la sua richiesta di aiuto, ma non affrontava nulla delle attività proposte con serietà. Ne abbiamo parlato, abbiamo rispettato e accolto i tempi delle diverse reazioni che ha avuto di fronte ai nostri rimandi, le siamo rimaste accanto in questo percorso di maturazione che l’ha resa più consapevole ed equilibrata. Ha ripreso la scuola serale e si è trovata un lavoretto: ha incanalato la sua eccentricità e la sua rabbia in un forte e autentico desiderio di riscatto!».
Approfondisci
Credito al Futuro è il programma di formazione e lavoro – ideato e realizzato insieme a Comunità Nuova e altri partner di volta in volta individuati – per dare opportunità di crescita ai giovani esclusi delle periferie di Milano.
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